domenica 12 maggio 2013

«Mi fate entrare?»

L'ho rivista lì, attaccata al cancello, come una prigioniera. Ma in realtà lei è fuori e noi siamo dentro a giocare. Ci guarda e ci supplica con la sua richiesta: «Mi fate entrare?». Ma non è una richiesta, è una litania, una preghiera. Impossibile rimanere indifferenti a questo sguardo mentre giochiamo ai modi più diversi. Però ci manca questo potere. Non possiamo decidere noi chi fare entrare, ci vuole un permesso. Patrizia è lì, sempre lì, attaccata a quella cancellata che dà sulla "stradina" (un altro dei luoghi della geografia della casa di Arcidano, questa volta luoghi confinanti), ci sta ore se necessario, sempre con quella sua richiesta pungolante:  «Mi fate entrare?». Qualcuno si decide ad andare da nonnacollu a supplicare per lei. «Ha detto di sì». Finalmente anche Patrizia è dentro alla casa di Arcidano.

1 commento:

  1. Però la stradina un post tutto suo (ma ne basta uno?) se lo merita. Non vedo l'ora che si aprano i capitoli dedicati ai giornalini, a Marco F,, a signor Nando, a Paola S. (maestra di piano)...e per ora mi fermo qua.

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