lunedì 6 maggio 2013

Le tavolette

La cosa più difficile è capire chi per primo aveva avuto l'idea. Fatto sta che proprio di fronte alla nostra casa signor Pinuccio avesse la sua falegnameria. Cioè di fronte alla nostra casa c'era un altro luogo altrettanto creativo, tutto da esplorare. Il contatto tra le due realtà era rappresentato dalle "tavolette" che periodicamente signor Pinuccio ci regalava. Si trattava degli scarti del suo lavoro, piccoli pezzi di legno solitamente ben levigati, di diversi tipi, forma, misura.
Le tavolette erano il punto di partenza per moltissime cose. Potevano essere la base di un quadretto (ma Paolo per questo usava anche le piccole basi in legno di forma ovale delle confezioni natalizie di datteri: per molto tempo una candela dipinta su una di queste tavolette era rimasta appesa nell'andito. La forma allungata - con gli angoli arrotondati - era ideale per dipingere candele), o diventare pupazzi animati (un pinocchio snodato sempre costruito da Paolo è rimasto memorabile nella mia memoria), o mille altre cose, una variante libera delle "costruzioni lego". Il di più era poter utilizzare colla, tempere, chiodi e martello. La casa di Arcidano in queste occasioni si trasformava in una piccola falegnameria.

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