martedì 9 luglio 2013

Il '68 in via Regina Elena

Via Regina Elena 22 ospitava personaggi molto affascinanti. Dai Santoni a signora Ines, da Massimiliano Illotto ad Attilio, ognuno rappresentava un mondo diverso che si affacciava a quello rappresentato dalla grande casa, con esisti sempre molto creativi.
In via Regina Elena arrivò anche il '68, con tutto il suo fascino di novità, rotture col passato, critica e ribellione. A portarlo era Paola Simbula, ogni lunedì, da Cagliari, capitale lontana di un mondo più avanzato. Le chiacchiere finali, in cucina, prima del viaggio verso il treno, vere e proprie civili dispute tra Paola e mamma, mettevano a confronto ai nostri occhi due modelli di vita, non necessariamente alternativi, ma molto diversi tra loro. Mamma rappresentava la continuità, Paola l'innovazione, nuove sfide anche culturali. Un '68 piuttosto intellettuale, da teatro alternativo e pianoforte (Paola Simbula, la severissima insegnante di pianoforte: mai ho temuto più di lei un altro insegnante nella mia vita), qui i figli dei fiori c'entravano poco.

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