giovedì 15 agosto 2013

La stradina

La casa si apriva al mondo dalla porta di servizio: da quella parte non c'erano giardini e cancellate, ma l'accesso ad un'altra realtà. Questo luogo di scambio era la cosiddetta "stradina". Qui si affacciavano mondi molto interessanti: la falegnameria di Antonio Loru, la macelleria (perché allora lì si macellava davvero, e le grida dei maialetti spesso ci raggiungevano) di Gottardo, la casa di tzia Lalia, quella più ostile di tzia Fortunata. Dalla stradina si partiva per i viaggi in bicicletta, era una sorta di corsia di ingresso per Arcidano.

1 commento:

  1. E' una delizia leggere la storia della Vostra casa.Ho la sensazione di trovarmici in quelle stradine,grazie e complimenti.

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